Si è tenuta ieri, 25 settembre 2024, la conferenza stampa di presentazione dello studio di fattibilità del Cammino Sant’Anna di Stazzema-Montesole realizzato da LRE Italia grazie al finanziamento delle regioni Toscana ed Emilia-Romagna.
ll progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative per celebrare l’ottantesimo anniversario della guerra di Liberazione dal nazifascismo e della fine della Seconda guerra mondiale. Regione Toscana e Regione Emilia-Romagna, socie di Liberation Route Italia, insieme al Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema e al Comitato per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto (anch’essi soci di Liberation Route Italia) hanno avviato il percorso per realizzare questo nuovo cammino di liberazione, immerso nelle montagne e nei borghi di questa parte d’Italia, dove storia, natura, turismo lento, memoria, arte e bellezza diventano un’esperienza unica e integrata. L’obiettivo è unire, idealmente, Sant’Anna di Stazzema e Monte Sole, due tra i luoghi più simbolici della storia e della memoria italiane in quello che potrebbe diventare il primo cammino ufficiale di LRI, riconosciuto anche dal Consiglio d’Europa. Lo studio di fattibilità è stato realizzato anche grazie al supporto dell’Associazione Movimento Tellurico (socio di Liberation Route Italia).
Alla conferenza, organizzata presso la sala delle Esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, erano presenti l’assessora alla cultura della Memoria della Regione Toscana, Alessandra Nardini, l’assessore alla Cultura e al Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, la presidente e il direttore di Liberation Route Italia, Raffaella Mariani e Carlo Puddu.
“Fare memoria a ogni passo – ha commentato Raffaella Mariani, presidente dell’Associazione Liberation Route Italia -: è questo il senso del Cammino Sant’Anna di Stazzema – Monte Sole che presentiamo questa mattina, attraverso lo studio di fattibilità finanziato e sostenuto dalle due Regioni, che ringrazio. Due luoghi simbolici, intrisi di storia e memoria, che raccontano pagine violente e dolorose del nostro passato comune, consegnandoci un patrimonio che continua a parlarci oggi. L’obiettivo dello studio di fattibilità è duplice: da una parte rendere possibile, e concreto, il collegamento tra due luoghi così fortemente significativi, unendo due regioni vicine e complementari per molti aspetti; far conoscere quindi la storia dei luoghi che sorgono lungo la Linea Gotica e che in quel periodo hanno vissuto vicende e momenti terribili; valorizzare quel periodo storico e attualizzarlo, attraverso l’esperienza diretta, la possibilità di intraprendere un percorso trekking, pensato per essere accessibile a tutti, anche a chi non è un camminatore esperto; e quindi diffondere la cultura della memoria e della pace alle future generazioni”.